Tommaso Grossi a  Antonio Mazzetti [Presidente del Tribunale d'Appello]: «Eccellenza / Dall'amico Piazza intendo il desiderio di V. E. d'avere da me qualche autografo di Manzoni. Mi spiace che quelle poche lettericciuole, che conservo di lui, non abbiano la sottoscrizione, e quindi non possano per avventura adempiere adeguatamente all'ufficio per cui mi vien fatta la ricerca: ad ogni modo io do quello che ho;  ... scelgo un bigliettino scrittomi dal Manzoni mentre si stampavano i Promessi sposi, e che ne fa parola, ... unisco un foglietto delle prove di stampa con qualche cambiamento fattovi a tergo di mano dell'autore, poiché anche questo si dichiara autografo da sé senza bisogno d'altro».