<p>Manzoni a Camillo Laderchi, a Ferrara, autore di un volumetto sulla <em>Colonna infame</em>: «… <em>macte ingenio, macte virtute</em>. Non c'è forse mai stato tanto bisogno di scrittori che ai doni dell'ingegno uniscano, come Lei, l'amore della Verità, e la rettitudine sapiente dell'intenzioni. Siamo ... nell'epoca forse la più antifilosofica che ci sia mai stata, poiché ... schiva la ricerca delle più alte cagioni, principia sempre da un secondo passo, si riposa ne' problemi, anzi li crea, per dichiararli insolubili, approva i contrari, nega l'applicabilità de' principi a tutte le loro conseguenze, e dice espressamente pericolosa la logica».</p>

Anno
1843
Date
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