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Ricordo di Roberto Calasso

 

Il congedo di Roberto Calasso commuove profondamente anche quanti hanno lavorato e lavorano al Centro Nazionale Studi Manzoniani, e lo hanno sentito diversamente ma con pari gratitudine vicino.

Un suo segreto e più recente ricordo rimane ancora affidato a una programmata riflessione su Il libro di tutti i libri, con lui e due illuminati interpreti delle radici e delle ragioni ebraiche e cristiane della nostra civiltà. La pandemia l’ha impedita, o meglio rimandata alla nostra continua rilettura.

Roberto Calasso, scrittore per la societas dei venticinque lettori e degli happy few, ci ha donato e ripropone le sue affascinanti rivisitazioni delle culture dell’oriente antico, dove si sono instaurate le tavolette dei destini della umanità, prima e ultima, di una storia, di una mitologia, di una filosofia che ‘spiegano’ e ‘comprendono’ la bibbia e il vangelo.

Attenuando i prediletti colori e le silenziose armonie delle arti e della poesia, ne ha esaltato la nitidezza e l’intensità.

Si è provato a spiegare come ordinare una biblioteca, e da lì si apprende in quali scaffali, come e con chi collocare i suoi volumi, quelli scritti da lui e la sua ‘Biblioteca’ adelphiana.

Con la misura, la discrezione, la parola critica e non agiograficamente commerativa richieste dal suo ‘stilo’ di notazioni concertate, di inviti in tunnel e a scoperte di illuminazioni, ci si provi una prima o ennesima volta a chiederci, che cosa abbia significato e debba più significare il suo contributo di scrittore ed editore al difficile ‘presente’ del precipitoso cinquantennio a cavallo della nostra novissima età.

Calasso ha tracciato, a fianco della affollata corsia della vulgata culturale ‘quotidiana’, senza provocazioni, con sottovoce sapienzale, un percorso alternativo, di illumistica opposizione ai diktat di consumo ideologico, verso un panorama ecumenico di scritture che ha salvato molti e può salvare tutti dalle prevaricazioni e da esiti estremi.

La sua lezione di vita, a contatto con ipotesi esistenziali immaginarie, congetturali, rischiosamente profetiche, fortunatamente continua. I suoi occhi rimangono serenamente aperti.