Manzoni a Marco Coen, a Venezia: «Ad ogni modo, nella natura stabile e nella ragion perpetua delle cose ella ha troppo di che convincersi che il rimedio alla presente sua inquietudine non è nell’obbedire alla sua passione [dedicarsi alle Lettere], ma sì nel combatterla, non nel correre affannosamente per una via ch’ella ha scelto, ma nel camminare per quella dove la Provvidenza manifestamente la pone. Questa le darà e forza e quiete, tanto più quanto più ne chieggia, e insieme s’aiuti, opponendo, non sottomettendo la sua ragione ad opinioni fantastiche ed arbitrarie. Nel fare con risoluta e pronta volontà quello che sicuramente è ora il meglio [dedicarsi alla mercatura secondo i desideri del padre] ella troverà e il conforto del fare il suo dovere, e perché non anche, a poco a poco, quella soddisfazione che si trova in ogni occupazione ragionevole?».

