Manzoni ad Edmondo De Amicis, a Torino, che gli aveva chiesto il permesso di pubblicare una sua lettera: «Carissimo Signor Edmondo, / Per quanto mi dispiaccia di non poter aderire al desiderio espresso nella gentilissima di Lei lettera, troppe ragioni mi ci costringono. Una lettera scritta con un intento privato prende facilmente, con l'esser presentata al pubblico, un carattere dissonante. Come privata non gli si poteva richieder altro che d'esser motivata e sincera; per essere offerta al pubblico, il primo requisito le manca, il secondo non basta. ... Sacrifichi dunque codesta voglia troppo cortese, ma insieme pericolosa per me; e senza darsi troppo pensiero di lodi né di critiche, attenda a far fruttare il bell'ingegno che Dio le ha dato».

Anno
1863
Date
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