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Finalmente una riparazione alla Colonna infame

Nel percorso di memorie e di riflessione dedicato nel Palazzo di Giustizia di Milano al magistrato Rosario Livatino, occhieggia una stele, stele di inciampo si vorrebbe dire, che, come si può leggere nell’immagine allegata, vuole restituire la dovuta dignità alle vittime dei pregiudizi e dei fanatismi, nel nome di Gian Giacomo Mora, un umile barbiere cancellato dalla terra con una sentenza disumana, ed esposto per centotrentotto anni all’insulto e alla deprecazione dei cittadini.

Il Centro Nazionale Studi Manzoniani, la Corte d’appello e l’Ordine degli Avvocati di Milano hanno inteso con questa stele ascoltare e corrispondere al richiamo di Alessandro Manzoni che nella Storia della Colonna infame ha richiesto saggezza e umanità dalla giustizia.

Forse la Città di Milano avrebbe potuto rompere prima un troppo lungo silenzio. Certo Manzoni riconoscerà in questo semplice e silenzioso atto (sfuggito alla comunicazione mediatica ma disponibile alle coscienze civili) una più significativa e meditata attenzione al 150esimo anniversario dal suo passaggio da via Morone al Famedio.