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Ricette da Casa Manzoni

È uscito il volume di Ricette da Casa Manzoni, a cura di Monja Faraoni (Fondazione Maria Cosway), Jone Riva (Centro Nazionale Studi Manzoniani), Mariella Goffredo (Biblioteca Braidense); con la delicata e partecipe prefazione di Viviana Varese, e l'accurata stampa di Paolo Cattaneo di Oggiono.


L'occasione è stato il ritrovamento, tra la corrispondenza di Maria Cosway, di due ricette per conservare fragole e ciliegie, scritte da Giulia Beccaria all'amica, direttrice del collegio femminile di Lodi. A lei la famiglia Manzoni aveva affidato Vittorina, della cui educazione Enrichetta, a causa delle sempre peggiori condizioni di salute, non poteva occuparsi.


Attraverso lo spoglio delle lettere di Enrichetta e Teresa si sono trovati molti riferimenti ai piatti che venivano cucinati e serviti in Casa Manzoni. Teresa soprattutto dava conto al figlio Stefano, nelle sue quotidiane lettere, di ciò che aveva gustato sedendo a tavola: brodo di gallina vecchia, manzo magro, del riso, un "ovo affrittellato", pesce persico del lago Maggiore, "il re" dei persici. Una cucina semplice, dettata dai frutti della campagna, della caccia, della pesca, a seconda delle stagioni. Per individuare come i prodotti venivano cucinati le curatrici hanno consultato ricettari ottocenteschi, che avrebbero potuto essere presenti (ma fra i libri di Manzoni non se ne trovano) nelle cucine di via Morone, di Brusuglio, di Lesa.


Ricette di piatti più ricchi, addirittura prelibati, si trovano nel carteggio tra Vittoria Manzoni e la figlia Matilde, sposata Schiff. Nelle loro case si svolgeva una vita sociale intensa, fatta di pranzi ai quali erano invitati anche personaggi pubblici. Non stupisce che Matildina chieda alla madre la ricetta di qualche conserva o piatto particolare, e più spesso ne dia alla madre. Stupisce l'abbondanza dell'uso del tartufo per accompagnare o condire vari piatti, dalla polenta al lesso, dal fegato d'oca alle cotolette di petto di tacchino. In casa Manzoni il tartufo non era certo frequente, tanto è vero che, quando venne regalato a Manzoni un panierino di tartufi con una aragosta, la cuoca Giudittona sbagliò a cucinarli e ne fece una deprecabile purea.


La lettura di questo piacevole e curioso volumetto consentirà di conoscere più a fondo un aspetto della vita domestica di Casa Manzoni.