<p>A Giovan Battista Giorgini: «... ti dirò che Lorenzo Litta, consiglier comunale e membro d'una commissione istituita per la riforma dell'iscrizioni delle botteghe della città, ha proposto e ottenuto che i vocaboli di queste siano presi dalla lingua attualmente parlata in Firenze, servendosi dei due vocabolari del Carena, fin dove arrivano, e ricorrendo per il di più a Firenze, cioè dov'è andato a farli il Carena medesimo. ... il Litta non ebbe altro a fare che a tirar fuori <em>con due delicatissime dita</em> (frase milanese) la conseguenza ... e la logica fece fare il gran salto dalla<em> lingua scritta</em> alla <em>lingua parlata</em>. Se quest'esempio avesse a esser seguito dall'altre città d'Italia, sarebbe un bel passo verso la soluzione pratica dell'importante e ridicola questione».&nbsp;</p>

Anno
1857
Date
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