La Casa di Manzoni in via Morone 1, sede del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, conserva una biblioteca di circa 38.000 volumi, come risulta dall’inventario.
Manzoni, nel suo testamento (13 agosto 1867), decise che «tutti quei libri che possono essere di suo gradimento, e segnatamente quelli che portino postille» fossero destinati a passare in proprietà al figlio Pietro. Morendo quest’ultimo poche settimane prima del padre, la destinazione testamentaria non fu mutata; si convenne così che la biblioteca andasse divisa fra i quattro figli di Pietro. Tre di loro cedettero le loro parti a Pietro Brambilla, il marito della loro sorella Vittoria. Nel 1886 la raccolta venne dal Brambilla destinata alla Biblioteca Braidense, con l’obbligo che nella biblioteca fosse «consacrato alla memoria di Alessandro Manzoni un apposito locale ove co’ suoi manoscritti si raccogliesse tutto quanto può illustrarne la vita, il pensiero e i tempi».
I libri che costituiscono quella che fu la biblioteca personale di Alessandro Manzoni sono oggi suddivisi in tre distinte raccolte e conservati in luoghi differenti:
Oltre al Fondo Alessandro Manzoni la Biblioteca di via Morone comprende diversi altri fondi.
Fondo Centro Manzoniano
È il fondo corrente, nel quale confluiscono le nuove acquisizioni.
Fondo Arieti (circa 6.000 volumi)
Raccoglie i volumi appartenuti a Cesare Arieti, curatore dell’epistolario di Alessandro Manzoni in tre tomi, Mondadori, 1970.
Fondo Colombo (circa 1.000 volumi)
Raccoglie i volumi lasciati al Centro da don Umberto Colombo, Conservatore della Casa del Manzoni dal 1983 al 1995.
Fondo De Marchi
Piccola raccolta di opere e di documenti di Emilio De Marchi, donata al CNSM dalle nipoti dello scrittore, Magda e Cesarina.
Fondo Stampa (4.740 volumi)
È la biblioteca di Stefano Stampa, figliastro del Manzoni, che comprende anche la biblioteca di Teresa Borri Stampa Manzoni, seconda moglie del Manzoni. Raccoglie molte edizioni illustrate, molti volumi annotati da Teresa Stampa o postillati da Stefano. Anche in questa raccolta vi sono edizioni del Sei/Settecento.
Fondo Treccani (circa 2.500 volumi, comprese 1165 miscellanee)
Raccolta di volumi donati al CNSM dal Sen. Giovanni Treccani degli Alfieri, che acquistò anche i volumi manzoniani di Marino Parenti, primo Conservatore della Casa del Manzoni.
Fondo Viganò (527 volumi)
Peculiarità del Fondo Viganò sono le edizioni dei Promessi Sposi edite tra la Ventisettana e la Quarantana e la Raccolta Grossiana, cioè volumi e documenti appartenuti a Giuseppe Grossi, figlio di Tommaso.
Fondo Vigorelli (circa 1500 volumi)
Raccoglie i volumi lasciati al Centro da Giancarlo Vigorelli, già presidente della Casa del Manzoni dal 1983 al 2005.