Il Centro Nazionale Studi Manzoniani ha come scopo salvaguardare e diffondere la memoria e le opere di Alessandro Manzoni.
La Casa di Manzoni in via Morone 1, sede del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, conserva una biblioteca di circa 38...
Casa Manzoni si trova nel centro storico di Milano. È facilmente raggiungibile tramite tram (linea 1, fermata in via...
30 APR 2024
Il 30 aprile 1821, Ermes Visconti, collaboratore e correttore di Manzoni, scriveva a Victor Cousin che Manzoni si era messo «à ecrire un Roman en prose», dove parlare delle passioni, dell’anarchia, delle passioni, delle follie, dei ridicoli «de ce temps là», nel contesto di «une peste qui a ravagé la Lombardie précisement à cette époque». Già, la Lombardia, allora come oggi in prima linea sotto gli attacchi dei virus invisibili, e non solo.
La peste, ha scritto Giovanni Nencioni, inarrivabile interprete del sublime manzoniano, è protagonista nei Promessi sposi: e era un suggerimento di lettura avvertito da grandi contemporanei, da Tommaseo, da Lamartine, da un anonimo americano (a lungo erroneamente identificato con Edgar Allan Poe), non dall’estimatore Goethe, che invitava i traduttori in tedesco a sintetizzare i capitoli storici.