Alessandro Manzoni
Il Centro Nazionale Studi Manzoniani ha pubblicato il secondo volume dei Carteggi familiari, a cura, come il primo, di Mariella Goffredo ed Emanuela Sartorelli.
Il volume raccoglie gli scambi epistolari di un unico nucleo familiare, quello che fa capo a Vittoria Manzoni e a Giovanni Battista Giorgini: 354 lettere, di cui circa duecento inedite.
«È un volume - come scrive Angelo Stella nella scheda di presentazione - scandito da tappe di dolore pudicamente interiorizzate, da segreti di sofferenze accettate e redente. Un percorso ascoso, dove si ascoltano pulsare ed emergere, invisibili ai profani, le angosce della morte e la speranza di più sereno dì: per Enrichetta, Giulia, Cristina, Sofia, Matilde, Luisina, Teresa, Filippo. Gli indizi delle cadenze e della memoria di questi lutti sono tracciati da Vittoria, con la ricorrenza di un aggettivo di partecipazione pietosa: la 'mia povera famiglia', 'la mia povera Sofia', 'la povera Matilde', e, per impersonare sé stessa, 'la tua povera Vittoria', l'iterato 'mio povero cuore', e, posto al di sopra, comprensibilmente, 'mio caro, mio povero papà' [...] E' nell'accoglimento di questa parola e nella condivisione di questo sentimento che il padre abbraccia la figlia lontana, rivolgendosi al 'tuo poveo cuore', e si iscrive in questa misura di con-passione nell'esilio di Lesa, ancora nella tensione della Cinque Giornate: 'Il tuo povero e aff.mo babbo Alessandro'. [... Nel corso del percorso epistolare] come il grande suocero passa da 'Caro Giorgini' a 'Caro Bista', il genero professore, alla nascita della primogenita Luisa, prende a firmarsi 'figlio': si intensifica un rapporto di reciproca stima, di convergenza politica per la scelta monarchica, la fine del potere temporale del papa, la presenza dell'Italia in Europa: nella collaborazione all'impresa dell'unità nella lingua della Nazione, nei preziosismi della competizione in metrica latina. [...] La storia, la vera storia della famiglia Manzoni, si muove sullo sfondo sempre ben avvertito e, dove conta, evidenziato dalle vicende risorgimentali, dove si incorniciano i frequentatori della casa di via Morone e di Brusuglio, e, in rispettata lontananza, i padri della Patria. Intervengono i luminari della medicina, convocati dal dramma delle malattie, con le loro prudenti diagnosi, il ricettario farmacologico, la vocazione al salasso. Assenti o quasi, ovviamente, le vicende letterarie, e le apparizioni di Giusti, Tommaseo, d'Azeglio accadono diversamente occasionali e motivate. Tra le presenze femminili si eleva proprio la marchesa d'Azeglio... L'Edizione Nazionale con questo nuovo piu affettivo Carteggio ristruttura [...] un'ulteriore sezione delle Lettere di Manzoni».